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Sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione:
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Politica scolastica:
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Dal 2009-2010 un triennio di fuoco per gli organici, destinato a modificare il sistema di istruzione nazionale per razionalizzarlo e “alleggerirlo”.Oltre ai 70 mila (o 100 mila) posti di docenti da ridurre, anche gli organici Ata subiranno drastici tagli (Il 17 per cento della consistenza numerica della dotazione organica determinata per l'anno scolastico 2007/2008 pari a 14.317 posti in meno all'anno per il triennio). Gli interventi di Padoa-Schioppa e di Tremonti, diminuendo di circa il 20% gli organici nel quinquennio 2007-2011, ridurranno all'essenziale il sistema scolastico nazionale, sempre nell’ottica – discutibilissima-. di interventi di potenziamento e ampliamento dell'offerta formativa, anche a carico di soggetti diversi dallo Stato. Una necessaria premessa per consegnare in eredità un sistema di istruzione dimagrito al federalismo regionale?
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I ricercatori di Bankitalia e il ministero della Pubblica istruzione "scoprono" che nella scuola italiana prevalgono insegnanti anziani, insoddisfatti della scuola in cui lavorano e troppo spesso desiderosi di fuggire dal proprio istituto. Un'analisi che mette sotto accusa l'eccessivo "turnover" dei professori, che influisce negativamente sugli studenti e sul loro apprendimento, messo a rischio anche dallo "scarso attaccamento" dei docenti alla scuola in cui lavorano. Un'altra incredibile scoperta: l'azione quotidiana degli insegnanti, nel bene e nel male rappresenta "la principale determinante, insieme alle caratteristiche innate e al contesto socio-economico, degli apprendimenti degli studenti".
http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/scuola_e_universita/servizi/bankitalia-insegnanti/bankitalia-insegnanti/bankitalia-insegnanti.html
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Didattica:
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Un vasto repertorio di risorse didattiche in rete nel sito www.foruminsegnanti.it, alla voce " sitografia". Segnaliamo, tra gli altri, il bel sito storico-artistico realizzato dalla Scuola media Statale "Donato Bramante" (vai al sito)
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Dal 16 al 19 ottobre 2008 a Torino, Saluzzo e Savigliano IV edizione di FestivalStoria : “La guerra è finita. Davvero?”. FNISM Torino aderisce all'iniziativa. Il tema di questa Edizione non affronta il problema della guerra nella Storia, ma piuttosto quello del dopoguerra, visto come una fase sempre difficile e spesso come una continuazione sotto altro nome della guerra dichiarata finita e, generalmente, vinta. Guerre che continuano sotto forma di conflitti sociali aspri, che si trasformano in rivoluzioni, o danno il via a lunghe guerriglie; o aprono la via a vendette dei vincitori sui vinti. Insomma, il difficile tragitto che dalla guerra conduce alla pace. Se pace si può chiamare, quella che sovente non è che un più o meno lungo intervallo fra due conflitti armati. Segreteria organizzativa: Stilema, Via Cavour, 19 10123 Torino. Tel +39 530066 (Int 201) Fax +39 011 534409. MAIL: festivalstoria@stilema-to.it, SITO www.festivalstoria.org. Prossimamente verranno forniti dettagli sul programma.
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Vita associativa:
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La lezione dialogata "Robespierre, mon amour!" organizzata da Maria Grazia Alemanno e Marco Chiauzza, il 6 maggio scorso al Circolo dei Lettori ha ottenuto un riscontro molto positivo. Gli organizzatori stanno valutando la possibilità di alcuni analoghi incontri su vari argomenti storici, sempre nella sede del Circolo dei Lettori, a partire dal mese di Novembre.(Work in progress)
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Prossimi appuntamenti:
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E' in fase di completamento l'organizzazione del Convegno “Tecnologia e scuola. Bellezza e tristezza e dei figli del web"a cura di Fnism-Torino (referente Girolamo de Miranda), con Associazione Ex Allievi Liceo Alfieri. Il convegno che si svolgerà mercoledì 29 ottobre 2008 presso la Sala Conferenze di Villa Amoretti, c.so Orbassano 200, Torino vedrà confrontarsi illustri relatori sul tema del rapporto delle giovani generazioni con i nuovi media e sui problemi, ma anche sulle potenzialità positive, che da questo processo emergono in ambito scolastico.
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Anno scolastico 2008 -09. Il corso Questioni di bioetica organizzato da Fnism-Torino con la Consulta Laica di Bioetica si propone di presentare a studenti e docenti del triennio delle scuole medie superiori e di dibattere con loro alcune tematiche di grande attualità, su cui l’informazione è spesso carente e poco aggiornata rispetto alle risultanze dell’indagine scientifica in corso; questioni complesse e controverse che sollecitano la coscienza e suscitano incertezza e conflittualità. Il corso si sviluppa per singole classi o gruppi - classe (non più di 50 unità). Il docente della classe potrà scegliere due tra i temi proposti: Vere e finte epidemie, vecchie e nuove epidemie; Un uomo, una razza: evoluzione o disegno intelligente? Etica animalista, allevamento e sperimentazione,Bioetica laica e confessioni Bioetica di inizio vita: contraccezione e aborto, fecondazione assistita, selezione genetica; Bioetica di fine vita: far morire e lasciar morire, lo stato vegetativo permanente e l’importanza del testamento biologico. Biotecnologie: le cellule staminali, la clonazione terapeutica e la clonazione riproduttiva. I trapianti: trapianto da persona deceduta, trapianto da persona vivente. I primi tre temi verranno sviluppati sia dal punto di vista scientifico sia da quello storico, in due incontri successivi della durata di due ore ciascuno. Per gli altri temi è previsto un incontro di due ore. Si prevedono due riunioni con i docenti che aderiscono al progetto, una iniziale, propedeutica e un incontro conclusivo, per una valutazione collettiva di quanto emerso nelle singole scuole.
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Anno scolastico 2008-2009: Corso di storia delle religioni e del libero pensiero organizzato dalla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni, in collaborazione con il Centro Interculturale della Città di Torino e con Fnism-Torino. Il corso è offerto a studenti delle scuole superiori del Comune di Torino. Potranno aderire gruppi costituiti da un numero massimo di 30 studenti. Le lezioni potranno svolgersi in orario sia mattutino sia pomeridiano e si terranno presso il Centro Interculturale in corso Taranto 160, Torino, o nelle singole scuole, qualora richiesto. Ai docenti che assisteranno agli incontri in orario extrascolastico, anche non accompagnatori di gruppi di studenti, verrà rilasciato da Fnism-Torino un attestato di partecipazione valido ai fini dell’aggiornamento didattico. Il corso è strutturato in forma modulare con 11 moduli di due ore ciascuno, fra i quali i docenti potranno scegliere due, quattro, sei, otto moduli per costruire un percorso individualizzato. Temi: Ebraismo, Cristianesimo delle origini, Cattolicesimo,Ortodossia, Protestantesimo, Islamismo, Induismo, Buddismo, Storia del libero pensiero-l’antichità e il medioevo, Storia del libero pensiero-l’età moderna, Storia del libero pensiero-dalla Rivoluzione Francese ai nostri giorni.
All’inizio dell’anno scolastico è previsto un incontro fra gli organizzatori e tutti i docenti che aderiranno all’iniziativa per concordare i percorsi, le date e le modalità di svolgimento dei corsi. Si prevede da parte degli istituti scolastici una quota di partecipazione di € 50 per la frequenza a due moduli.
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Anno scolastico 2008-2009: Corso di educazione alla cittadinanza e alla democrazia
Nel generale declino del senso civico che caratterizza il nostro Paese, educare le giovani generazioni a una cittadinanza attiva e consapevole è compito delle varie agenzie educative tra cui, in primo luogo, la scuola pubblica spesso abbandonata a se stessa, priva di risorse e oggetto di domande contraddittorie. La Consulta per la laicità delle istituzioni, in collaborazione con il Centro Interculturale della Città di Torino e Fnism-Torino propone per gli alunni delle scuole secondarie del Comune di Torino alcune lezioni che saranno tenute da esperti (storici, giuristi, costituzionalisti, sociologi, testimoni privilegiati) ed eventualmente accompagnate da materiali audiovisivi (film, documentari, ecc.). Potranno aderire gruppi -classe (numero massimo di 30 studenti). Le lezioni potranno svolgersi in orario sia mattutino sia pomeridiano e si terranno presso il Centro Interculturale in corso Taranto 160, Torino, o nelle singole scuole. Ai docenti che assisteranno agli incontri in orario extrascolastico, anche non accompagnatori di gruppi di studenti, verrà rilasciato dalla sezione torinese della FNISM un attestato di partecipazione valido ai fini dell’aggiornamento didattico. Il corso è strutturato in forma modulare. I 10 moduli di due ore ciascuno, fra i quali i docenti potranno scegliere per costruire un percorso individualizzato e più o meno approfondito, saranno dedicati ai seguenti temi:. 1. La costituzione repubblicana. Il processo costituente. I principi fondamentali: libertà e eguaglianza. 2. I diritti del cittadino: diritti individuali, politici e sociali. 3. Il principio democratico. Rappresentanti e rappresentati. Le forme della partecipazione politica. 4. L’ordinamento dello Stato. Il principio della separazione dei poteri. Gli organi dello stato e le loro funzioni. 5. Il principio della laicità delle istituzioni. 6. Il dibattito sui diritti emergenti (‘privacy’, procreazione responsabile, unioni di fatto, testamento biologico, accanimento terapeutico, ecc.). 7. La cittadinanza in un mondo che cambia. Emigrazione e immigrazione. L’incontro-scontro fra culture. 8. L’Europa. Un’identità europea? Un nuovo spazio per le libertà individuali. Dalla carta di Roma all’idea della Costituzione europea. 9. La storia. Dall' Habeas Corpus Act del 1679 alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 (ONU), alla Dichiarazione sulla eliminazione di tutte le forme di intolleranza e di discriminazione fondate sulla religione o il credo del 1981 (ONU), alla Dichiarazione sul principio di tolleranza del 1995 (Unesco). 10. Per una cittadinanza solidale. La lotta contro la povertà. il razzismo, l’emarginazione, la discriminazione e contro il degrado dell’ambiente. All’inizio dell’anno scolastico è previsto un incontro fra gli organizzatori e tutti i docenti che aderiranno all’iniziativa per concordare i percorsi modulari, nonché le date e le modalità di svolgimento dei corsi. Si prevede da parte degli istituti scolastici una quota di partecipazione di € 50 per la frequenza a due moduli.
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Contributi e riflessioni dei soci:
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Segnaliamo un recentissimo, prezioso contributo al dibattito su società e sapere: Claudio Giunta, L'assedio del presente. Sulla rivoluzione culturale in corso, Il Mulino. Il modello di formazione che ha ispirato le generazioni passate fondato sul sapere disinteressato, sull'amore per la propria tradizione culturale e sul desiderio di conoscerla e trasmetterla, sulla fiducia nel potere educativo dell'arte e della scienza, sulla fiducia in questo genere di esperienza intellettuale come garanzia di un autentico progresso umano, sembra oggi soppiantato non da altri valori ma da un vortice di idee e concetti nuovi che invecchiano prima di potersi fissare. L'Autore individua due ragioni di questa rivoluzione : la prima è che la soglia d'accesso alla cultura si è d'un tratto abbassata e a dover essere istruita non è più una ristretta élite di privilegiati, ma l'intera popolazione, la seconda è che i mass-media hanno ormai preso il posto delle agenzie educative tradizionali (famiglia, scuola, chiesa), e oggi sono loro a decidere i tempi e i modi dell'agenda culturale secondo le leggi del mercato. A questo nuovo contesto caratterizzato da perdita del senso storico o del senso tout court e di informazione acritica più atta a costriuire docili schiavi del sistema che individui liberi, C. Giunta guarda con moderato ottimismo.
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Come insegnare l'intercultura, l'accettazione dell'altro, l'attitudine ad assumere punti di vista diversi, in modo semplice, non retorico, facendo riferimento all'esperienza del quotidiano? Per esempio, facendo leggere Amiche per la pelle di Laila Wadia (edizioni e/o). L'autrice indiana, vive e lavora a Trieste, scrive in inglese da sempre e in italiano da qualche anno. Ha vinto il premio Popoli in cammino - edizione 2006. Via Ungaretti, nel centro storico di Trieste, è una strada immaginaria "dimenticata sia dal sole sia dal Comune", abitata da quattro famiglie di immigrati, cinesi, indiani, bosniaci, albanesi, ansiosi di integrarsi nella città d'adozione.Le quattro protagoniste sono donne straniere alle prese con l'apprendimento della cultura e della lingua italiana, così ardua da sembrare quasi "inventata per scoraggiare l'integrazione". Il lettore segue i loro sforzi di costruire una rete di amicizie perché unite si è più forti e insieme si può cercare di respingere pregiudizi e affrontare problemi burocratici. Un tema serio presentato con leggerezza, semplicità, umorismo e un pizzico di ingenuità.
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Un altro contributo per avvicinarsi a una cultura e a una storia molto distanti: Il libraio di Kabul di Asne Seierstad, Sonzogno editore. La giornalista norvegese, vissuta lunghi mesi in una famiglia afgana, racconta con stile asciutto una quotidianità di cui ci colpisce soprattutto la descrizione dell'universo femminile. “Non sono una relativista culturale. Mi si accusa di condannare ciò che non capisco; affermano che questa è la loro cultura e che non abbiamo alcun diritto di criticare. Per me tutti hanno diritto ad usufruire dei più fondamentali diritti umani. Questa gente soffre. Vive nella società più ingiusta di cui mi sia mai occupata.”
BUONE VACANZE! |
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