ALCUNI CANTI STORICI SU GIACOMO MATTEOTTI
(convegno del 13 novembre 2024
Perché Matteotti?
FNISM Torino e Cidi Torino)
 
     
La canta di Matteotti (anonimo, 1924)
Or, se ascoltar mi state,
canto il delitto di quei galeotti
che con gran rabbia vollero trucidare
il deputato Giacomo Matteotti.

Eran tanti:
Viola Rossi e Dumin,
il capo della banda Benito Mussolin.

Dopo che Matteotti avean trovato,
mentre che stava andando al Parlamento,
venne su di una macchina caricato
da quegl'ignobil della banda nera.

In mezzo a un bosco
fu trasportato là
e quei vili aguzzini
gli disser con furor:

«Perché tu il fascismo hai sempre odiato,
ora dovrai morì qui sull'istante»
e dopo averlo a torto bastonato
di pugnalate gliene dieder tante.

Così, per mano
di quei vili traditor,
moriva Matteotti,
capo dei lavorator.
  Cari signori, se ascoltar mi state
canto il delitto di quei galeotti
che con gran'odio voller trucidare
il deputato Giacomo Matteotti

Un dì che Matteotti avea scovato
affari di petrolio e altre tresche
venne su una macchina caricato
da quei vigliacchi delle bande nere

In mezzo a un bosco fu trascinato
allor e quei vili assassini gli disser con furor:
"Tu che il fascismo hai sempre odiato
ora dovrai morire sull'istante"
e dopo averlo tanto bastonato
di pugnalate gliene dieder tante

Rispose lui a quei vili assassini
Voi uccidete me ma ognun si sbaglia
finirà il brigante Mussolini
che male porterà l'Italia

Se io muoi l'idea non morrà
e il buon lavorator vendicar mi saprà

La sposa amata e tutti i miei bambini
nel lutto più atroce son piombati
ma il dì della riscossa voi avrete
da popol tutto ciò che meritate

Ed ora dopo tanti patimenti
da noi tutti dev'esser ricordato
da quei fascisti vili e delinquenti
Giacom Matteotti va vendicato.
     

 

  Altra versione raccolta da De Martino nel Polesine nel 1951 dalla voce di una vecchia bracciante la "Cuciretta".
(Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto - "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi", Donzelli editore 2008, pp. 137-138)
     
Povero Matteotti (anonimo, dopo il 1924)
Povero Matteotti
te l'hanno fatta brutta
e la tua vita
te l'han tutta distrutta!

E mentre che moriva
morendo lui dicea:
"Voi uccidete l'uomo
ma non la sua idea".
  E mentre che moriva,
con tutto il suo eroismo
gridava forte forte:
"Evviva il Socialismo!"

Vigliacchi son,
l'hanno fatto assassinare!
Noialtri proletari
lo sapremo vendicare.
 
   
Mat(t)eotti, Mat(t)eotti (1924? autore anonimo)
Matteotti, Matteotti
Grande martire d’Italia
Mussolin coi gambe in aria
Lo faremo fucilare
Mussolini traditore
Che all’Italia fa terrore
Matteotti uomo d’onore
Lo faremo incoronar
Matteotti uomo d’onore
Che a tutto a tutto voleva rimediar.
  Altra versione:

Mateòti, Mateòti, grande martire d'Italia
Musolin coi gambe a l'aria lo faremo fucilare,
Mussolino traditore, che a l'Italia fè teróre
Mateòti uomo d'onore, lo faremo incoronar,
Mateòti uomo d'onore, lo faremo incoronar.
   
     
Sulla sponda argentina
(Parodia Antifascista popolare in dialetto milanese, dopo il 1924, anonimo,<br/>
sul motivo del Fox - Trot della Nostalgia di Bixio – Cherubini – Vitaliani del 1923)
Sulla sponda argentina
Mussolini cammina.
Matteotti dedré
ch' el ghe tira el gilé:
asasìn che te sét.

Mussolini si volta
con la faccia stravolta,
el cumincia a vusà eia eia alalà, (inizia a vociare)
ma nissun ghe da trà (ma nessuno gli da retta).
  Sulla sponda argentina
Mussolini cammina
Farinacci dedrè
ch'el ghe tira el gilè:
sunt fassista anca mè. (sono fascista anch'io)

Mussolini si volta
con la faccia stravolta.......