Nel momento in cui gli attacchi alla scuola pubblica si fanno sempre più pesanti (vedasi l’intervista del patriarca di Venezia cardinale Scola sul “Corriere della Sera” del 16 luglio 2006, nella quale il prelato auspica la pura e semplice fine della scuola statale), la sezione torinese della FNISM esprime il proprio pieno e convinto sostegno ai consiglieri regionali piemontesi che si battono per l’abrogazione della legge Leo sui buoni scuola e l’approvazione di una nuova normativa che, pur nei limiti di un compromesso politico espressione degli equilibri interni dell’attuale maggioranza di centrosinistra, si configuri, nel rispetto dei principi socialisti e liberali dell’equità sociale e della laicità delle istituzioni, come una vera legge sul diritto allo studio e non come un meccanismo surrettizio di finanziamento pubblico alle scuole private in aperto spregio all’art. 33 della Costituzione Italiana.
Marco Chiauzza